Racconti di abitanti

   

     

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Nella memoria storica condivisa del Villaggio ci sono luoghi, come la casa del Sole, e persone, come Attilio e Dosolina, che sono “costitutivi”: inscindibili da questa storia.

Sono punti fermi nel tempo che scorre via.

 

Turiddu è nato ad Altavilla ma trasferitosi dopo qualche anno nel torrione di Villa Rota Barbieri, situata sul monte Crocetta.

Villa Rota Barbieri fu di proprietà del conte Berto Barbieri e successivamente (circa inizi ’900) data in lascito ad un ente di assistenza pubblica e successivamente (intorno anni 60) passata al comune di Vicenza.

in quell’abitazione è rimasto per 37 anni e poi si è trasferito nell’abitazione attuale.

Negli anni 1920 - 1940 Villa Rota Barbieri era adibita a “scuola elementare diurna all’aperto” ed era frequentata da figli di famiglie bisognose e che avevano genitori che erano o erano stati malati di TBC.

I bambini venivano trasportati da piazza S. Lorenzo al Monte Crocetta e lì frequentavano la scuola, pranzavano e cenavano e prendevano il sole per prevenire la TBC.

 

Per questa cura elioterapica Villa Rota Barbieri era chiamata e più conosciuta come “Casa del Sole”.

Oltre Casa del Sole vi era un vialetto alberato con cipressi che portava ad un monumento dedicato a Caldana (chi fosse stato, Turiddu non lo sa) con, all’inizio del viale, un piccolo monumento con una croce metallica sopra, da cui pensa possa essere originato il nome di Monte Crocetta.

In quella scuola i genitori di Turiddu (Attilio e Dosolina) svolgevano funzioni di guardiani, bidelli e cuochi, insomma un po’ di tutto.

La Casa del Sole, dopo la seconda guerra mondiale, continuò ad essere scuola elementare, ma tra il 1951 e 1953 fu adibita ad alloggio per circa 200 alluvionati della piena del Po, provenienti da Adria, e la scuola fu spostata parte presso villa Fiorasi (Rizzato) e parte nella chiesetta sul monte Crocetta.

In quegli anni il buon Attilio doveva andare ogni mattina a portare le legna nelle sedi della scuola per le stufe che servivano per il riscaldamento delle diverse aule.

Nel 1961 la scuola fu trasferita al Villaggio del Sole e l’edificio restò inutilizzato per qualche anno; successivamente fu adibita ad asilo fino a circa metà anni ‘70, quando fu costruito l’attuale asilo ai piedi del Monte Crocetta.

Per circa 15 anni la Casa del Sole fu lasciata in abbandono e “occupata” da tossicodipendenti.

Negli anni ‘90 fu ristrutturata e adibita alla funzione attuale di centro diurno per malati di Alzheimer.

Quando la scuola elementare fu spostata al Villaggio del Sole, Dosolina continuò a fare la bidella e fu una figura mitica per la sua inflessibilità verso i ragazzi che frequentavano la scuola.

Turiddu e la moglie hanno assistito all’inizio delle costruzioni delle prime case del Villaggio e ricordano che furono costruite dall’impresa De Franceschi di Isola Vicentina.

Questo impresario era persona molto seria e accadde che ad un certo punto della costruzione si trovò in difficoltà a rispettare i tempi di consegna degli alloggi perché le fornaci non consegnavano i mattoni e, per non incorrere in penali, “smontò” i mattoni da costruzioni che stava edificando in altro luogo per usarli al Villaggio del Sole.

Ricordano la visita di una delegazione ungherese che visitò il Villaggio del Sole e che rimase entusiasta della sua conformazione e ubicazione.

Della loro vita al Villaggio del Sole notano come “il paese” faccia fatica a fare radici, probabilmente per la sua storia troppo recente e per il fatto che le molte persone arrivate privilegiano una loro storia vissuta in altri posti.

Hanno notato una difficoltà a familiarizzare con i nuovi arrivati e una notevole difficoltà a coinvolgere le persone nelle attività e manifestazioni organizzate.

Turiddu continua ad essere membro attivo del gruppo alpini in cui lavora fin dalla fondazione.