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Racconti di abitanti

di lingua italiana

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Il Villaggio indaffarato degli inizi è ormai un’esperienza conclusa e irripetibile, ma il clima “comunitario” legato alla vita e ai suoi ritmi, con i bambini come elemento che unisce, può sempre continuare a esistere..

 
   

Racconta Roberto.

   
   

Abitavo con i miei a S. Lucia, la casa era vecchia e noi stavamo in quattro in una stanza, i servizi erano insieme con altre famiglie.

 
Santa Lucia (borgo dal nome della chiesa ivi esistente) dalla porta omonima ai viali F.lli Bandiera e Astichello passando dinnzi al Seminario Vescovile
 

II toponimo Brogliano, Comune in provincia di Vicenza, deriva probabilmente dal sostantivo "brolium"= giardino, parco, bosco (termine latino medioevale) e farebbe riferimento ai possedimenti di un feudatario locale.

   

Avere una casa al Villaggio del Sole, per noi, è stato come andare in paradiso!

 
   

Una casa nuovissima che odorava di colore fresco, con più camere, una zona giorno piena di sole e i servizi a nostra disposizione: era proprio realizzare un bel sogno!

 
   

Fuori c’era tutto un via vai di gente con carri pieni di roba, tirati a mano o con cavalli, intorno c’erano ancora dei lavori da finire, le strade erano sottosopra, le case costruite spiccavano per la loro modernità, tutt’intorno si vedevano le facce contente e indaffarate di chi prendeva possesso della propria casa

 
   

A quel tempo avevo 16 anni, lavoravo e la mia compagnia era fuori del Villaggio.

 
   

Ho vissuto quel periodo solamente dal lato abitativo, non coinvolto nelle varie iniziative che via via crescevano.

 
    Quando mi sono sposato ho continuato ad abitare qui.  
     

I miei genitori nel frattempo sono morti e per la mia nuova famiglia questo luogo è divenuto il nostro piccolo regno.

 
         
     

Prosegue Giusy.

 
     

Prima di sposare Roberto, abitavo a Brogliano, ho subito amato questo posto perché pur essendo in città, offriva una vita che somigliava un po’ a quella di un paese, la gente si aiutava volentieri, c’era una comunità molto unita.

 
     

Ho sempre molto apprezzato, dopo che sono nati i figli, avere intorno tutti i più importanti servizi, biblioteca compresa.

 

Con i figli piccoli diventava più facile fare nuove amicizie perché c’erano luoghi quale il parco giochi che favorivano il conoscerci tra mamme; anche all’interno del Villaggio si poteva godere dell’ombra degli alberi e fare volentieri quattro chiacchiere in compagnia.

     

Ora le cose sono cambiate perché sono passati molti anni, al Villaggio abitano persone extracomunitarie di diverse etnie, bisognerà conoscerci, per poter continuare con quel clima comunitario che è sempre stato nello stile del Villaggio.